Una scossa alle rinnovabili

Non esiste discorso politico, chiacchiera al bar, o dal parrucchiere, che non comprenda in totalità o in parte, il futuro energetico del pianeta.

Già nei mesi scorsi si sentiva come urgente, il problema della salute del Pianeta, e di come le rinnovabili fossero essenziali per innescare un’innovazione che portasse ad una maggiore salvaguardia del nostro globo.

Tutte le nazioni erano piene di progetti, con al centro l’energia pulita.

Poi arriva un occupazione territoriale, pretestuosa e illegale, che porta tutte le economie mondiali nel caos.

In quella che ad ogni sguardo, è una vera e propria guerra di occupazione, purtroppo le nazioni in conflitto, sono le maggiori fornitrici, per noi, “cara e vecchia” Europa, una di combustibile fossile, l’altra di componenti, basilari per lo sviluppo delle nuove tecnologie.

Ed ecco che tutti i progetti, i sogni di un’energia pulita, rinnovabile, vengono soffocati da una “inflazione verde” che vede  le economie stritolate fra aumenti irragionevoli dei prezzi che inevitabilmente ricadono, su di noi utenti finali.

La benzina aumenta, le bollette esplodono, le forniture si bloccano, alcune ditte chiudono, e la paura inevitabilmente si diffonde.

Con il blocco del Metano Russo, tutti ad invocare eolico, elettrico, fotovoltaico, centrali nucleari pulite, ma la realtà è dura, perché se fino a ieri hai snobbato, per un motivo o l’altro ogni forma rinnovabile di energia, se non hai creato il terreno affinché questa prassi energetica prendesse piede, anzi alle volte sembra addirittura la si ostacoli volutamente, non puoi all’improvviso sperare che possano risolvere problemi dovuti alla stupida politica politicante.

Eppure in soli pochi mesi, il fotovoltaico, l’eolico e l’elettrico hanno fatto passi da gigante, le tecnologie che sono alla base di queste forme energetiche pulite, sono davvero il meglio che si possa ottenere, elementi di altissima tecnologia, nonostante qualcuno, e sembra impossibile, ancora invochi le materie fossili come risoluzione ideale e migliore ai problemi che ci affliggono.

Solo per fare un esempio, fino a pochi mesi fa per avere un impianto fotovoltaico, avevamo bisogno di pannelli da posizionare sui tetti, ultimamente anche decorati e, allo sguardo, meno “indigesti”, poi all’improvviso arrivano le tegole “intelligenti”, delle tegolecheaccumulano l’energia solare in una cella posta alla base, che trasforma il calore del sole in energia elettrica per l’edificio, e praticamente l’impianto non si vede, si vede solo il tetto (e il risparmio energetico), superando così anche tutti i vincoli paesaggistici e architettonici, che fino ad adesso avevano frenato in parte, lo sviluppo del fotovoltaico, soprattutto in Italia.

Purtroppo una guerra stupida, come solo le guerre sanno essere, mette in stand-by questa nuova tecnologia che si basa su materiali come il Silicio o il Neon.

Russia e Ucraina infatti, giocano un ruolo sicuramente non trascurabile nella filiera dei chip all’avanguardia, essendo importanti esportatori di materiali per le fasi di produzione. L’Ucraina soprattutto, è uno dei principali esportatori di neon, fornitura essenziale per l’impiego della litografia ultravioletta – passaggio chiave per l’incisione dei wafer di silicio, che sono alla base di ogni attuale tecnologia.

Quello che a me piacerebbe, comunque, è che i laboratori, gli scienziati, possano andare avanti, e trovare una via alternativa, una strada che non preveda una tecnologia così avanzata, ma la vedo molto dura a questo punto, e che magari, con un mezzo passo indietro, si possa “inventare” una nuova soluzione, che dia una nuova scossa, a tutto il mondo dell’energia rinnovabile.

Altro desiderio è quello che, ovviamente, questo stupido conflitto, questa invasione inconcepibile, abbia fine.