Casa calda senza gas. Si può’?

I recenti aumenti nei costi delle materie prime energetiche, gas e petrolio in particolare, iniziati prima della guerra fra Russia e Ucraina e poi schizzati alle stelle a causa di questo conflitto, hanno messo in difficoltà numerose famiglie che si sono trovate a pagare bollette esorbitanti. Per questo motivo, molte persone si sono messe a cercare alternative al classico riscaldamento domestico a gas. Con quest’articolo, cerchiamo di mettervi a disposizione una serie d’informazioni, per quanto parziali, sulle principali tipologie di riscaldamento casalingo alternative, in modo da poter scegliere coscientemente.

La caldaia a biomassa

La caldaia a biomassa è considerata una fonte rinnovabile come sistema di riscaldamento e può permettere un risparmio sicuro rispetto all’utilizzo del gas metano. Per biomassa s’intende qualsiasi sostanza organica, vegetale o animale utilizzabile ai fini energetici. Ovviamente sono escluse le sostanze fossili. Per il riscaldamento ci si rivolge soprattutto a legna e pellet. Una caldaia a pellet può consumare circa il 25-30% in meno rispetto a una caldaia a condensazione, mentre con quella a legna si può arrivare anche al 50-60% di risparmio. Gli svantaggi di questo tipo di caldaie stanno nell’acquisto, nello stoccaggio e nel caricamento del materiale, soprattutto se si utilizza del legname. E’ chiaro che si devono avere degli spazi a disposizione per la sua sistemazione. La caldaia va poi pulita dalle ceneri almeno una volta al mese e sarebbe bene dotarsi anche di un rilevatore di monossido di carbonio dato che non tutto il combustibile brucia e il monossido può disperdersi nell’aria.

La pompa di calore

La pompa di calore è un sistema che preleva energia termica dall’ambiente esterno e la trasferisce al circuito di riscaldamento. In maniera molto esemplificativa, potremmo dire che esistono tre tipi di pompe di calore:

  1. Aria-Acqua. Scalda l’acqua del circuito di riscaldamento scambiando calore con l’aria esterna. D’estate produce acqua fredda per raffreddare i locali.
  2. Aria-Aria. E’ il sistema che utilizzano i classici climatizzatori immettendo aria calda (o fredda d’estate) in casa, sempre scambiando energia termica con l’ambiente esterno.
  3. Geotermica. Scalda o raffredda l’acqua di un pavimento, di un soffitto o di una parete radiante, scambiando energia termica con il terreno.

La pompa di calore usa poca energia elettrica e i consumi rispetto a una tradizionale caldaia sono mediamente più bassi del 25/30%. Bisogna però fare molta attenzione alla sua installazione: se la pompa è troppo piccola o lavora a temperature tropo alte, il risparmio si azzera e si potrebbe non riuscire a scaldare bene casa. E’ importante verificare la temperatura di mandata dei termosifoni e configurare il sistema in maniera personalizzata.

L’impianto di riscaldamento solare termico

Un impianto solare termico utilizza il sole per il riscaldamento dell’abitazione e per la produzione di acqua calda sanitaria. I vantaggi di questa soluzione: è una fonte di energia rinnovabile e gratuita; non ci sono emissioni di anidride carbonica e, allo stesso tempo, si riduce il consumo di combustibili fossili; si risparmia sulla bolletta del gas per produrre acqua calda e riscaldamento anche fino al 50%. Lo svantaggio principale è che l’impianto dipende dalla presenza o meno del sole. Per questo motivo è sempre necessario abbinarlo a un secondo generatore, elemento che va ad accrescere i costi dell’intera operazione.

La caldaia elettrica

Il suo consumo è normalmente superiore ai sistemi a gas, a biomassa o alle pompe di calore. Si tratta di una caldaia con delle resistenze elettriche utilizzate per scaldare l’acqua del circuito di riscaldamento. Ha il vantaggio che la sua installazione e manutenzione hanno costi bassi, ma sul reale risparmio d’esercizio i dubbi sono ancora molti. Può essere utile in una seconda casa o in mono o bilocale se viene utilizzata pochi giorni l’anno. Stesso discorso per il riscaldamento elettrico a pavimento. E’ economico da installare ma ha, mediamente, consumi più alti rispetto agli altri sistemi che abbiamo descritto. Inoltre, non produce acqua calda (come molte caldaie elettriche).

La caldaia ionica

Una tipologia di riscaldamento nuova sul mercato è quella che utilizza le caldaie ioniche. Di cosa si tratta? E’ un sistema che scalda un fluido composito creato per massimizzare il rendimento dell’apparecchio grazie al movimento di ioni. Questo calore è scambiato, poi, con il circuito di riscaldamento di casa. Dai dati che emergono dalle per ora poche installazioni, pare che i consumi siano di poco più alti rispetto a una caldaia a metano. I vantaggi della ionica sono che non ha bisogno di una unità esterna o di canna fumaria e che raggiunge senza problemi temperature alte, anche di 90 gradi.

I pannelli radianti elettrici a infrarossi

Questi pannelli hanno una tecnologia per cui il riscaldamento avviene in maniera radiante. Sono posizionabili a parete o al soffitto e il loro vantaggio principale è che trasformano l’irraggiamento in caloreper scaldare non l’aria, ma tutti gli oggetti, le pareti più fredde e le persone presenti nella casa. Possono essere inseriti in una stanza come integrazione ad altri sistemi, soprattutto in appartamenti ben isolati.

di Flavio Semprini