La classe energetica di casa tua: cos’è e come si calcola?

Avrete senz’altro sentito parlare di “classe energetica” riferito a una casa o a un appartamento. Se non vi è capitato, vi succederà senz’altro se dovrete vendere, comprare o affittare un immobile perché possederla è obbligatorio per transazioni di questo tipo. La classe energetica, infatti, è un sistema scientifico di classificazione che consente di valutare il fabbisogno di energia di case e appartamenti e si calcola sulla base di vari parametri a livello di struttura e funzionamento. E’ diventata obbligatoria con il decreto legislativo 192/05 nei casi di: rogiti, contratti di locazione, annunci immobiliari, sgravi e detrazioni. Lo scopo della sua istituzione è di far cercare ai cittadini case con più avanzati standard energetici e, a chi costruisce, edifici sempre più “verdi” che impattino il meno possibile sull’ambiente.

Quante e quali sono le classi energetiche?

Le classi energetiche sono indicate da lettere dell’alfabeto, alle quali, in alcuni casi, si aggiungono dei numeri per creare ulteriori gradazioni. La classe più “green” è la A4; la meno performante è la G. In totale esistono dieci classi che tengono conto di efficienza e sprechi per valutare quale sia l’impatto che la casa ha sull’ambiente valutando il fabbisogno di energia stimato, la tipologia di infissi, le caratteristiche strutturali. Ogni classe energetica è associata a un punteggio che va dal 10, associato alla classe più efficiente (A4), fino all’1 della G secondo la seguente tabella nella quale la sigla Ep è l’indice di prestazione energetica.

  • A4. Punteggio: 10. Consumo massimo: inferiore o uguale a 0,40 Ep. Consumo minimo: non specificato.
  • A3. Punteggio: 9. Consumo massimo: inferiore o uguale a 0,60 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 0,40 Ep.
  • A2. Punteggio: 8. Consumo massimo: inferiore o uguale a 0,80 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 0,60 Ep.
  • A1. Punteggio: 7. Consumo massimo: inferiore o uguale a 1,00 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 0,80 Ep.
  • B. Punteggio: 6. Consumo massimo: inferiore o uguale a 1,20 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 1,00 Ep.
  • C. Punteggio: 5. Consumo massimo: inferiore o uguale a 1,50 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 1,20 Ep.
  • D. Punteggio: 4. Consumo massimo: inferiore o uguale a 2,00 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 1,50 Ep.
  • E. Punteggio: 3.Consumo massimo: inferiore o uguale a 2,60 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 2,00 Ep.
  • F. Punteggio: 2. Consumo massimo: inferiore o uguale a 3,50 Ep. Consumo minimo: inferiore o uguale a 2,60 Ep.
  • G. Punteggio: 1. Consumo massimo: non specificato: Consumo minimo: inferiore o uguale a 3,50 Ep.

Come abbiamo accennato, i parametri che attribuiscono la classe energetica sono molti e diversificati. Per questo è necessario affidarsi a un professionista, il classificatore energetico, per calcolare correttamente l’attribuzione della classe energetica dell’immobile in questione. Il suo lavoro è effettuare la diagnosi energetica dell’edificio o dell’appartamento e prendere in considerazione tanti fattori tra i quali i materiali dei serramenti e delle pareti e il tipo di impianto di riscaldamento utilizzato. Oltre a questi, anche il fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento invernale. Alla fine rilascerà il cosiddetto APE (Attestato di Prestazione Energetica). Entrato in vigore dopo la legge 90/2013, è il documento che prova definitivamente la prestazione energetica.

Oltre alla tabella espressa in indice di prestazione energetica che abbiamo riportato più sopra, la classificazione energetica può essere espressa, in modo più approssimativo, anche in base al consumo energetico annuo per metro quadrato utilizzato per il riscaldamento invernale. Eccovi questa seconda scala:

Come aumento l’efficienza della mia casa?

Naturalmente, ridurre il bisogno di calore e aumentare l’efficienza di un appartamento è nell’interesse di chi vende o affitta in modo da poter “spuntare” un prezzo migliore. ma… come si fa? Innanzitutto, come scritto, occorre affidarsi a dei professionisti che sappiano migliorare sia gli impianti, sia gli infissi, sia l’involucro edilizio.

Migliorare la classe energetica degli impianti e della casa

Per migliorare la classe energetica degli impianti, occorre sostituire quelli più datati con altri più avanzati. Per quel che riguarda la caldaia, ad esempio, sarebbe bene montarne un modello a condensazione o a biomassa; oppure a gas ma ad alta efficienza. Un’altra opzione è rappresentata dagli impianti che utilizzano fonti rinnovabili come il fotovoltaico il quale, se dotato di un sistema di batterie di accumulo, rilascia anche di notte l’energia recepita durante il giorno. In determinate condizioni ambientali, si può pensare di ricorrere anche alle pompe di calore geotermiche. Per migliorare la classe energetica della casa, pareti, solai e infissi vanno sostituiti con materiali più efficaci. Ad esempio, gli infissi a doppio e triplo vetro sono più isolanti rispetto a quelli singoli e l’isolamento delle pareti si può migliorare col cappotto termico.